Quando vi capita di entrare in una casa con il camino acceso non venite pervasi da un senso di accoglienza e calore unici, tanto da desiderare la stessa atmosfera anche a casa vostra? Quante volte, però, avete anche pensato che non sia una scelta compatibile con un appartamento di città? In realtà oggi il mercato, grazie in particolare alla nuove tecnologie che di seguito racconteremo, offre una vastissima scelta che può consentire di inserire facilmente un camino all’interno del vostro soggiorno 😉.
La prima immagine che ci viene in mente quando si pensa ad un camino è di quello classico a legna, magari dalle forme tradizionali, molto riscaldante ma che, come vedremo, presenta una serie di complicazioni per quanto riguarda sia la sua installazione, sia la gestione. Innanzitutto, è necessaria la presenza di una canna fumaria, facilmente prevedibile nel progetto di una casa indipendente, difficilmente intercettabile in un appartamento condominiale, eccetto che non ci si trovi all’ultimo piano. In ogni caso per utilizzarla si deve richiedere l’autorizzazione al condominio, nel rispetto del Codice Civile e dei regolamenti edilizi.
In materia di normative e sicurezza in particolare, sottolineiamo che alcune regioni italiane, tra cui la Lombardia, hanno da poco introdotto una nuova legge per cui è necessario che i camini a legna siano chiusi da un vetro temprato che isoli il focolare dall’ambiente; in questo modo si aumenta l’efficienza della combustione insieme al calore prodotto e si riducono notevolmente le emissioni di sostanze inquinanti. Sempre per un miglioramento della qualità dell’aria, nel 2017 è stato emanato il DM 186 che distingue stufe e camini secondo le “stelle”, che vanno da 2 a 5. Un numero maggiore di stelle indica una migliore qualità ambientale del prodotto, ossia alti rendimenti e basse emissioni. In merito a questa classificazione c’è da prestare attenzione al fatto che ogni regione ha adottato delle misure specifiche per limitare l’utilizzo di apparecchi poco efficienti. Per esempio la Lombardia consente l’utilizzo di apparecchi esistenti con almeno 3 stelle e l’installazione di nuovi con almeno 4 stelle. Riguardo alla gestione, bisogna considerare che la legna va stoccata preferibilmente in uno spazio esterno, asciutto e al coperto, e che la cenere prodotta dalla combustione deve essere eliminata con regolarità, pena il rischio di impolverare tutta la casa… D’altra parte però, il potere riscaldante del camino a legna non ha eguali! Adottando degli opportuni sistemi di canalizzazione del calore, questo tipo di camino è infatti in grado di mantenere il comfort termico in tutta la casa, rendendo possibile rinunciare agli altri impianti di riscaldamento elettrici o a gas (i termocamini possono addirittura produrre anche acqua calda sanitaria!).
Infine cosa dire sull’estetica… Ormai esistono modelli di tutte le dimensioni e che si adattano ad ogni gusto, ben lontani dal classico caminetto rustico della “casa di campagna”! Inserti da incassare centralmente nelle pareti o ad angolo, che si integrano perfettamente con la finitura ed il rivestimento scelto, monofacciali, bifacciali, sospesi… ormai il mercato offre di tutto.
Foto 1 – Camini a legna – Fapir
Foto 2 – https://www.focus-camini.it/gyrofocus-vetrato-0#5
Simile al camino a legna è il camino a pellet. Anch’esso funziona per combustione ed emette un potere calorifico tale da scaldare i vari locali della casa, permettendo con opportune integrazioni impiantistiche di avere a disposizione anche l’acqua calda per l’impianto idrico sanitario. La sua comodità è che, essendo il funzionamento garantito dalla corrente elettrica, può essere automatizzato, programmando in anticipo l’accensione e lo spegnimento. In più il pellet, a differenza della legna, risulta essere un materiale più comodo da stoccare in quanto non ha particolari esigenze di esposizione al ricircolo d’aria e quindi può essere tenuto nell’ambiente interno.
In riferimento all’aspetto estetico, il design dei camini/stufe a pellet è spesso simile a quello dei camini a legna: esistono gli inserti frontali da incassare direttamente nella parete oppure le più classiche stufe che non richiedono lavori sulle murature. In entrambi i casi è necessaria un’uscita fumi esterna, tipo canna fumaria, intorno agli 8 cm di diametro. Trattandosi di vera combustione, valgono la stessa classificazione ambientale delle stelle e le stesse restrizioni regionali dei camini a legna.
Complessivamente queste prime due tipologie di camini sono considerate le più performanti a livello di potere calorifico e sono anche le uniche in grado di regalarvi il piacere della vera fiamma!
Foto 3 – https://www.mcz.it/it/camini-a-pellet/
Foto 4 – https://www.mcz.it/it/stufe-a-pellet/
Un’alternativa valida al camino a legna/pellet è quello a gas, più comodo perché non ha bisogno di spazio per lo stoccaggio di alcun materiale e in più non produce cenere, quindi la sua manutenzione è proprio ridotta al minimo. Il funzionamento del camino a gas avviene tramite la combustione del metano o del gpl con l’allaccio diretto alla rete dell’impianto o attraverso una bombola; per questo motivo ha bisogno di una canna fumaria per espellere i residui della combustione.
Tuttavia, esistono dei modelli di camini a gas che non necessitano di canna fumaria! Questi utilizzano la tecnologia catalitica, cioè mettono in atto una combustione estremamente pulita, per cui tutti i gas residui della combustione vengono filtrati attraverso un catalizzatore e trasformati in anidride carbonica e vapore acqueo. La funzione principale dei camini a gas è sempre quella del riscaldamento; di fatto riescono a scaldare ambienti che vanno dai 60 ai 120 mq. Quelli senza canna fumaria hanno il vantaggio di non disperdere calore, che viene interamente utilizzato per riscaldare l’ambiente.
Il mercato dei camini a gas offre anche più soluzioni di design del camino a legna/pellet; infatti è possibile trovare soluzioni da incasso di tutte le forme, con uno, due o tre lati in vetro esposti, in composizioni che possono essere frontali, bifacciali e ad angolo.
Foto 5 – https://www.element4.nl/en/fireplace/tenore-140
Foto 6 – https://www.britishfires.it/camini/camini-a-gas/tecnologia-catalitica/x-fire-linea/
I camini a bioetanolo, invece, tra i più innovativi sul mercato, consentono di riscaldare abbastanza l’ambiente (possono essere dimensionati in funzione della stanza in cui volete collocarli…) e al tempo stesso sono un complemento d’arredo dal design moderno ed esteticamente gradevole. Il potere calorifico del biocamino è elevato, mantenendo il vantaggio di poter essere installato in qualsiasi abitazione, dal momento che non ha bisogno di una canna fumaria.
Il combustibile di questi biocamini è un alcol di origine biologica, frutto della lavorazione di biomasse e di altri elementi ricchi di glucosio. Nel serbatoio del camino è inserita una particolare pietra ceramica che assorbe il bioetanolo liquido: con questo sistema, l’alcol rimane all’interno della pietra ceramica, senza rischio che si diffonda nell’ambiente circostante. Quindi è importate sottolineare che durante la combustione non vengono prodotti fumi nocivi né alcun tipo di odore, ma solo del vapore acqueo e una minima quantità di anidride carbonica. La fiamma generata dai vapori dell’alcol è suggestiva, molto simile a quella del tradizionale camino a legna, con il vantaggio di non produrre cenere, fumo o scintille!
Anche per questo camino le soluzioni architettoniche possono andare dai più comuni incassi a parete, a dei veri e propri elementi di design da posizionare centralmente nell’ambiente.
Foto 7 – https://www.britishfires.it/camini/biocamini/camini-bioetanolo-completi/kos/
Foto 8 – https://www.barzotti.it/shop/it/camino-di-design-fancy-sospeso-ad-isola-p520.html
Infine, anche se molto meno conosciuti, si passa ai camini elettrici, che funzionano secondo la tecnologia ad acqua. Durante il processo, l’acqua contenuta all’interno viene nebulizzata producendo il vapore che ricrea l’illusione della fiamma e l’atmosfera del camino a legna, in un modo molto scenografico! Questo tipo di camini è altamente personalizzabile nelle finiture degli elementi interni, legna, sassi o altri materiali…
La comodità dell’elettrico, oltre a non avere canna fumaria, risiede sicuramente nella facilità di controllo. Infatti, tutti questi dispositivi nascono con un telecomando e la maggior parte anche con un’app dedicata che consente di modificare a piacimento l’intensità ed i colori della fiamma. Però, si tratta di camini non progettati per il riscaldamento della casa, nonostante alcuni modelli generino un minimo di tepore.
Pertanto, un camino elettrico si presta a chi cerca soprattutto una soluzione d’effetto e smart, in cui si vuole adottare un modello spostabile che necessita solo di un collegamento alla presa di corrente per il funzionamento: messo al centro di un soggiorno rende subito l’atmosfera più conviviale!
Foto 9 – https://www.maisonfire.com/prodotti/rigoletto-acqua/
Foto 10 – https://www.barzotti.it/shop/it/inserto-elettrico-ultra-hd-180-ventilato-p268.html
Molte, in conclusione, possono essere le scelte funzionali ed estetiche riguardanti i camini, ormai diventati elementi d’arredo anche all’interno di appartamenti moderni, dallo stile minimal a quello industrial.
Da considerare anche il vantaggio di avere un sistema integrativo di riscaldamento, oltre a quello già presente, per essere autonomi in caso di necessità, quando, ad esempio, ad inizio ottobre arriva un freddo improvviso ma il condominio non può ancora accendere la caldaia centralizzata… o per risparmiare sui costi energetici anche alla luce dei significativi aumenti recenti…
Insomma i pro nell’avere un camino in casa sono molteplici, a voi la scelta del camino che più vi piace !